“Il Made in Italy è fare le cose con la massima cura, è ricerca della bellezza, ma soprattutto è quel lampo di genio che viene quando sei costantemente circondato dalla bellezza.”
Appunti sulla mostra Il Nuovo Vocabolario della Moda Italiana, appena terminata, alla Triennale di Milano.
1. Qualità
Valore primo della produzione italiana, caratterizzata da una lunga tradizione artigiana ancora capace di dialogare attivamente con l’industria. La cura del dettaglio minuto, dalla fattura del bottone al taglio della fodera.
2. Innovazione
Continua ricerca di materiali e tecnologie d’avanguardia che tengano le imprese al passo coi tempi.
3. Sperimentazione
Metodi di produzione alternativi applicati a materiali inediti o tradizionali. Ogni ambito produttivo ha una tecnica da insegnare, ogni texture ha mille storie da raccontare. Dalle plastiche alla pelle d’anguilla.
4. Creatività
Nessun accostamento è escluso, nessuna forma vietata. Tagli arditi o basic, colori sgargianti o neutri, tessuti decorati in maniera caleidoscopica o poeticamente autoreferenti: il repertorio della moda italiana è vastissimo, perennemente nutrito di una cultura storica e artistica unica in Europa e dallo slancio positivo verso il futuro.
5. Individualità
Con cui si intende: l’autonomia creativa delle singole personalità; il carattere anticonformista di ogni lavoro, che anche quando si inserisce nella cultura di massa conserva la propria originalità; il taglio famigliare della produzione, ristretta alla piccola/media scala, che favorisce lo sviluppo di tecniche e linguaggi nuovi e incentiva la ricerca.
Il perchè la moda italiana non ha pari nel mondo risiede nella storia stessa del nostro Paese, nella sua conformazione geografica; risiede in ogni contraddizione che da sempre lo lacera e al contempo lo tiene vivo.
ART.GRAM 